Ultimi appuntamenti per il Teatro di Verdura della Biblioteca di Via Senato. Lunedì alle 21,00 sarà di scena il Re Lear di William Shakespeare con i ragazzi del Carcere Beccaria e la compagnia Puntozero. Regia di Giuseppe Scutellà.
La compagnia Puntozero, che da oltre dodici anni lavora con i detenuti del Carcere minorile “C. Beccarla” torna in scena, dopo Antigone di Sofocle, con King Lear di W. Shakespeare.
Scenografie, costumi, trucchi, musiche e video sono stati realizzati dai giovani detenuti che hanno frequentato i corsi di formazione organizzati in carcere e all’esterno da Puntozero nell’ambito del progetto Equal FSE “I.P.M. di scena”. Le competenze acquisite all’interno dei laboratori hanno permesso ad alcuni ragazzi di trovare uno sbocco lavorativo in teatri e aziende dell’area milanese.
Il lavoro ha avuto il sostegno e la preziosa collaborazione della direzione del carcere CGM/IPM, degli educatori e del corpo di Polizia Penitenziaria.
Valenza assoluta del progetto è l’aspetto relazionale che sfocia in un vera e propria collaborazione di squadra, in cui le capacità acquisite nei laboratori e gli sforzi dei singoli tendono alla realizzazione di un unico risultato finale che è al tempo stesso ludico e professionalizzante.
La tragedia shakespeariana King Lear è stata testo/pretesto per esplorare i rapporti generazionali e la trasmissione di valori nell’educazione dei giovani in un sistema complesso quale la società odierna. Nel nostro contesto sociale infatti la vecchiaia è diventata un disvalore e non più un valore come nei tempi passati dove il “vecchio” era capo spirituale detentore di conoscenze ed esperienze trasmissibili e necessarie ai giovani.
Scenografie, costumi, trucchi, musiche e video sono stati realizzati dai giovani detenuti che hanno frequentato i corsi di formazione organizzati in carcere e all’esterno da Puntozero nell’ambito del progetto Equal FSE “I.P.M. di scena”. Le competenze acquisite all’interno dei laboratori hanno permesso ad alcuni ragazzi di trovare uno sbocco lavorativo in teatri e aziende dell’area milanese.
Il lavoro ha avuto il sostegno e la preziosa collaborazione della direzione del carcere CGM/IPM, degli educatori e del corpo di Polizia Penitenziaria.
Valenza assoluta del progetto è l’aspetto relazionale che sfocia in un vera e propria collaborazione di squadra, in cui le capacità acquisite nei laboratori e gli sforzi dei singoli tendono alla realizzazione di un unico risultato finale che è al tempo stesso ludico e professionalizzante.
La tragedia shakespeariana King Lear è stata testo/pretesto per esplorare i rapporti generazionali e la trasmissione di valori nell’educazione dei giovani in un sistema complesso quale la società odierna. Nel nostro contesto sociale infatti la vecchiaia è diventata un disvalore e non più un valore come nei tempi passati dove il “vecchio” era capo spirituale detentore di conoscenze ed esperienze trasmissibili e necessarie ai giovani.
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